La Storia di Ibiza
Ibiza, conosciuta anche con il soprannome di isola bianca da quando Santiago Rusinol la chiamò così, è una terra aperta al mare in tutte le direzioni.
È l’isola dell’arcipelago Baleare più prossima alla penisola, poiché dista solo 50 miglia da Denia, cosa che insieme alla presenza di colline protettrici, la rende meno vulnerabile al vento differenziandola dalle altre isole.
Le sue piccole dimensioni, 41 Km di lunghezza e 20 di larghezza, la convertono in un luogo facile da percorrere, ma non da scoprire.
Scoprire Ibiza vuol dire volerla conoscere, approfondire il suo passato millenario, osservare l’evoluzione della sua gente.
L’isola di Ibiza è un paradiso di acque cristalline e numerose cale di sabbie diverse, si è vissuto del mare e della terra, manifestazioni che resistono sino ai giorni nostri.
Gli imbarcaderi che si trovano ancora su alcune cale dell’isola, come Es Pou des Lleo, Cala de Sant Vicent, Cala Comte, Port de Sant Miquel o Cala Mastella, danno dimostrazione del carattere marinaio dei suoi abitanti.
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I numerosi mandorli, carrubi e vecchi ulivi, tra gli alberi da frutta e le varie coltivazioni, dispersi nella zona rurale dell’interno dell’isola, rivelano la secolare tradizione agricola della popolazione di Ibiza, che fino a non molto tempo fa dipendeva dall’agricoltura.
In un passato già abbastanza lontano, Ibiza esportava mandorle, fichi, carbone vegetale e patate alla penisola e a paesi europei.
Nonostante questo, in passato se c’era un prodotto che si poteva considerare fondamentale, questo era il sale.
Per questo motivo venne definita l’isola del sale, perché costituiva uno dei centri salinai più importanti del mediterraneo.
L’economia d’ Ibiza del XXI secolo, si orienta essenzialmente verso lo sviluppo del settore turistico, industria che iniziò già all’inizio degli anni Trenta, epoca nella quale si costruirono i primi alberghi dell’isola.
Gli anni della guerra civile spagnola, interruppero questo processo e fu solo alla fine del decennio degli anni Cinquanta che l’economia turistica dell’isola cominciò di nuovo a crescere fino ad arrivare a convertirsi direttamente o indirettamente nel modus vivendi della popolazione isolana.
Attualmente l’isola ha una popolazione di 140.000 abitanti residenti e riceve ogni anno la visita di più di tre milioni di turisti provenienti da tutto il mondo.
Dopo la conquista Catalana nell’anno 1235 l’isola venne divisa in cinque settori e solo nel 1833 dettero luogo alla creazione degli attuali comuni:
Ibiza, Sant Antoni de Portmany, Santa Eularia des Riu, Sant Josep de sa Talaja e Sant Joan de Labritja.
Di questi cinque comuni, quelli di Ibiza, Sant Antoni e Santa Eularia sono gli unici che possiedono nuclei abitati con categoria di piccola città.